mercoledì 27 gennaio 2016

Rieccoci! - Parte 3

Io invece, l'appiedato, ero soprattutto preoccupato del possibile danno al copertone della ruota anteriore perché questo avrebbe compromesso il mio viaggio, non avendo un ricambio e non essendo in una zona dove fosse possibile recuperarne uno in sostituzione.
Il posto dove mi avevano lasciato gli amici era davvero nel mezzo di niente, il buio era ormai arrivato ma stava sorgendo una splendida luna quasi piena. Il problema era il vento molto forte e freddo che costringeva a coprirsi bene e a non farsi sfuggire niente di mano perché ogni cosa volava via prontamente senza speranza di recupero. Dopo qualche camminata su e giù lungo la pista, essendo convinto, come del resto Franco e Dino, che il centro abitato fosse a pochi chilometri, ho calcolato che se non fossero tornati entro un paio d'ore il recupero sarebbe avvenuto l'indomani. Ero poco speranzoso che a quell'ora e in paesino, che immaginavo di quattro case, si trovasse qualcuno disponibile a venirmi a prendere. Ho cominciato quindi a organizzarmi per un bivacco notturno, pila frontale e sacco a pelo. Ero tranquillissimo perché non passava assolutamente nessuno, con i bagagli smontati dalla moto ho creato un minimo di riparo al vento e con molta fatica e attenzione per non farlo volare via mi sono infilato nel sacco a pelo, tenendo ai piedi anche gli stivali da moto. Ho guardato un po' la luna, poi qualche gruppo di stelle, chiedendomi quale fosse mai la Croce del Sud ma entrava vento nel sacco a pelo e quindi mi sono chiuso completamente nel mio bozzolo e devo essermi anche addormentato. Dopo un tempo per me indefinibile ho sentito rumori e visto luci, i miei indomabili amici, molto premurosi e preoccupati per me, avevano coinvolto metà degli abitanti del paesino e tirato giù dal letto il gommista, convincendolo a farsi 50 km, quasi tutti di sterrato, per venirmi a recuperare. Che amici.
Devo ammettere che la prima reazione istintiva, quando nel dormiveglia ho realizzato che erano arrivati i soccorsi, è stato il pensiero: oddio, mi tocca uscire dal sacco a pelo, proprio ora che avevo ripreso calore. Pensiero subito represso dal senso di gratitudine per Dino e Franco che si erano smazzati tantissimo per tirar via di lì me e la moto. Un grazie di cuore per una dimostrazione d'affetto che non dimenticherò.

Claudio

PS: tutto bene quel che finisce bene: il copertone non è risultato danneggiato e con la sostituzione della camera d'aria ho potuto continuare il viaggio senza problemi.




3 commenti:

  1. Mai perdersi d'animo.
    Complimenti Claudio.

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  2. chi sa se riesco a fare un commento leggibile...

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  3. pare che ora funzioni!!
    Allora grande avventura, complimenti a tutti.. Cercavo di capire di chi fosse la moto nera, pensavo che era quella di Dino.. Proprio bravi il professore e Franco; Claudio, finalmente ti sei visto una luna piena.. che non dimenticherai mai..
    A presto
    Angelo

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