Esteban ha gli occhi azzurri come il cielo della Patagonia; non è molto alto ma la sua figura sprigiona una grande energia. È' serio Esteban, sorride poco ma parla volentieri.
Porta il basco, Esteban, come suo padre e come suo nonno, è come loro è legato alla sua terra da un legame indissolubile.
Sua moglie ha una fabbrica di cioccolato a El Calafate, hanno una bella casa in paese, ma lui passa i suoi giorni e le sue notti solitarie nella Estancia del Mirto, sulle rive del Lago Argentino, in quello spazio immenso battuto dal vento insieme alle sue pecore e ai suoi vitelli, al suo cane e ai suoi cavalli.
Guarda il lago, Esteban, guarda quel piccolo braccio dello smisurato Lago Argentino sul quale oggi sorge la sua bella casa di legno e vetro, piena di luce, oggetti e colori e dove una volta sorgeva la casa della sua famiglia un po' più a valle, nella pianura alle pendici della montagna, dove ora c'è quel braccio di lago con al centro un'isolotto, poco più che un fazzoletto di terra che emerge a fatica dall'acqua.
La casa della sua famiglia era là, dove ora affiora quel piccolo lembo di terra che una volta era una sconfinata pianura: è stata sommersa dalla piena che si è portata via tutto, casa, animali, oggetti, ricordi.
È successo tanti anni fa, quando il Perito Moreno, uno dei più vasti ghiacciai del mondo, ha cominciato a scivolare lentamente a valle, fino a tuffarsi nel lago e a fermarsi contro una delle sue sponde, dividendolo in due parti con la sua enorme massa di ghiaccio che quotidianamente si frantuma con dei crolli spettacolari che richiamano turisti da ogni parte del mondo.
Quella diga naturale ha creato una partizione del lago e ne ha elevato i livelli, e la casa della famiglia di Esteban è stata sommersa.
Ma lui non si è arreso e ha ricostruito la casa più a monte e l'ha riempita di ricordi, di foto d'epoca, di animali imbalsamati, di oggetti che ha trovato sulle rive, quando ogni tanto l'acqua si ritira seguendo i capricci del ghiacciaio sdraiato nel lago come un uomo gigantesco tra le braccia della sua amante.
Conosce molto bene il ghiacciaio, Esteban, e bolla come sciocchezza il parere degli esperti che sostengono che il Perito Moreno cresce a differenza degli altri ghiacciai che si sciolgono: il Perito Moreno scivola a valle spinto dal suo stesso peso perché si sta sciogliendo come tutti gli altri ghiacciai del mondo per l'aumento della temperatura della crosta terrestre.
È' sereno, Esteban, mentre parla di questi immani eventi naturali e apre l'armadio dei suoi tesori, i regali del lago: pezzi di selce lavorata, punte di freccia, vertebre di animali preistorici, persino un uovo di dinosauro grande come un pallone da rugby. Tutti quei reperti testimoniano che l'inondazione della piana è già avvenuta milioni di anni fa e quindi che quello che sta succedendo oggi fa parte del ciclico ripetersi dei grandi eventi naturali, del ciclo della vita.
È quella la sua vita, la piana sconfinata a perdita d'occhio, il lago, la montagna, il vento che soffia incessante su quell'aria pulita, asciutta, profumata, gli animali intorno alla casa, il vitellino allattato con un grande biberon dalla sua deliziosa nipotina.
Si affaccia sull'aia, guarda lontano, sembra quasi sorridere Esteban, il guardiano del lago.
Sua moglie ha una fabbrica di cioccolato a El Calafate, hanno una bella casa in paese, ma lui passa i suoi giorni e le sue notti solitarie nella Estancia del Mirto, sulle rive del Lago Argentino, in quello spazio immenso battuto dal vento insieme alle sue pecore e ai suoi vitelli, al suo cane e ai suoi cavalli.
Guarda il lago, Esteban, guarda quel piccolo braccio dello smisurato Lago Argentino sul quale oggi sorge la sua bella casa di legno e vetro, piena di luce, oggetti e colori e dove una volta sorgeva la casa della sua famiglia un po' più a valle, nella pianura alle pendici della montagna, dove ora c'è quel braccio di lago con al centro un'isolotto, poco più che un fazzoletto di terra che emerge a fatica dall'acqua.
La casa della sua famiglia era là, dove ora affiora quel piccolo lembo di terra che una volta era una sconfinata pianura: è stata sommersa dalla piena che si è portata via tutto, casa, animali, oggetti, ricordi.
È successo tanti anni fa, quando il Perito Moreno, uno dei più vasti ghiacciai del mondo, ha cominciato a scivolare lentamente a valle, fino a tuffarsi nel lago e a fermarsi contro una delle sue sponde, dividendolo in due parti con la sua enorme massa di ghiaccio che quotidianamente si frantuma con dei crolli spettacolari che richiamano turisti da ogni parte del mondo.
Quella diga naturale ha creato una partizione del lago e ne ha elevato i livelli, e la casa della famiglia di Esteban è stata sommersa.
Ma lui non si è arreso e ha ricostruito la casa più a monte e l'ha riempita di ricordi, di foto d'epoca, di animali imbalsamati, di oggetti che ha trovato sulle rive, quando ogni tanto l'acqua si ritira seguendo i capricci del ghiacciaio sdraiato nel lago come un uomo gigantesco tra le braccia della sua amante.
Conosce molto bene il ghiacciaio, Esteban, e bolla come sciocchezza il parere degli esperti che sostengono che il Perito Moreno cresce a differenza degli altri ghiacciai che si sciolgono: il Perito Moreno scivola a valle spinto dal suo stesso peso perché si sta sciogliendo come tutti gli altri ghiacciai del mondo per l'aumento della temperatura della crosta terrestre.
È' sereno, Esteban, mentre parla di questi immani eventi naturali e apre l'armadio dei suoi tesori, i regali del lago: pezzi di selce lavorata, punte di freccia, vertebre di animali preistorici, persino un uovo di dinosauro grande come un pallone da rugby. Tutti quei reperti testimoniano che l'inondazione della piana è già avvenuta milioni di anni fa e quindi che quello che sta succedendo oggi fa parte del ciclico ripetersi dei grandi eventi naturali, del ciclo della vita.
È quella la sua vita, la piana sconfinata a perdita d'occhio, il lago, la montagna, il vento che soffia incessante su quell'aria pulita, asciutta, profumata, gli animali intorno alla casa, il vitellino allattato con un grande biberon dalla sua deliziosa nipotina.
Si affaccia sull'aia, guarda lontano, sembra quasi sorridere Esteban, il guardiano del lago.
Dino
Descrizione toccante, complimenti
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