Ieri ci siamo fatti perdonare. Ci siamo fatti perdonare quando una settimana fa abbiamo incrociato un motociclista solitario con la gomma a terra e non gli abbiano dato una mano. Questa volta il motociclista solitario lo abbiamo aiutato. Eccome se lo abbiamo aiutato, anzi, usiamo pure il singolare: l'ha aiutato! Claudio infatti si è cimentato con tutti i ferri del mestiere ed ha risolto brillantemente in 60 minuti netti. L'olandese appiedato, sbalordito e molto sprovveduto, non credeva ai propri occhi. In pratica aveva la ruota posteriore a terra ed aveva la sola camera d'aria, senza alcun attrezzo per smontare il pneumatico, per smontare la ruota, per gonfiare il pneumatico a riparazione avvenuta. Cose che conteneva il kit preparato da "Etabeta" Claudio e che ovviamente aveva portato con sé.
Questo ci è costato il non raggiungere la meta che ci eravamo prefissi, ma che alla fine è andata bene così, perché non l'avremo raggiunta in tempo utile.
Quindi tutto bene ciò che finisce bene. Olandese salvato, noi salvati, ottima cena in casa della signora che ci ha ospitato.
Stamane sveglia con la nebbia (pur essendo in montagna). Nebbia che però si è diradata appena ci siamo messi in strada. Purtroppo l'asfalto che ci ha accompagnato ieri per quasi tutto il viaggio ha lasciato il posto a un ripio infame aggravato dai molti lavori in corso. Fortunatamente una coppia di israeliani conosciuta nell'hostal ci aveva messo in guardia sul fatto che chiudevano la strada per 5 ore nel pomeriggio per cui ci siamo affrettati a partire passando indenni nel luogo incriminato. Ora siamo di fronte all'isola di Chiloè in attesa del traghetto che, hainoi, partirà tra 4 giorni. Stiamo quindi decidendo cosa fare: proseguire via terra per completare la Carretera Austral fino a Porto Montt oppure prendere un altro traghetto per cui la durata della navigazione sarà di 14 ore? Vabbè, lasceremo le decisione a a dopo l'ottimo lomo che la signora ci ha appena servito.
Nessun commento:
Posta un commento