Abbiamo percorso migliaia di chilometri sulle strade d'Argentina, prima da nord a sud sulla ruta 3 e poi sulla mitica ruta 40 fino a Ushuaia, poi in senso inverso ripartendo dalla "fin del mundo" diretti a nord, ancora sulla 40, attraversando questo immenso Paese grande 9 volte l'Italia, fino ad arrivare a Salta, la città più settentrionale, anticamera della Bolivia.
Abbiamo attraversato le Ande tante volte per percorrere quasi tutta la Carretera Austral, in Cile, che ci ha incantato con i suoi paesaggi spettacolari, fatti di montagne imponenti, di ghiacciai, di boschi, di laghi e di fiumi impetuosi e gonfi d'acqua.
Siamo stati a Chiloe', patria di falegnami e navigatori, l'isola delle chiese di legno e delle leggende marinare, dove l'oceano è vissuto come un'opportunità.
Le nostre motociclette hanno divorato distanze che ci sono sembrate infinite, con fondi stradali di tutti i generi, dall'asfalto al ripio più maligno, cieli con nuvole basse o con il sole cocente, piegati dal vento o bagnati dalla pioggia, sfidando il caldo, il freddo, la polvere, la mancanza di benzina.
Abbiamo cavalcato la Patagonia e nei lunghi tratti ipnotici di strade dritte che si perdono tra la pampa infinita, le nostre ombre sembravano correre nell'immaginario insieme a quelle di Butch Cassidy e di Sundance Kid, protagonisti di un'epopea narrata da queste terre fin dai primi del Novecento.
Dopo le emozioni forti vissute in Patagonia a cavallo delle Ande non avevamo più molte aspettative, e invece la mitica ruta 40 norte ci ha sorpreso ancora. Ci siamo incantati nella valle del Rio Miranda tra le viscere di colline rosse squarciate dalla mano dell'uomo, coperte di muschio verde, con il grigio delle montagne sullo sfondo e candide nubi dense come panna montata nel cielo azzurro; ci siamo fermati a guardare le nuvole arancio nel tramonto del Nequem e poi... l'altopiano di Mendoza con i suoi immensi vigneti, la Ruta 150 per il parco di Ishiguasto che attraversa la Valle della Luna, la deliziosa Cafayate, seconda solo a Mendoza in tema di vino e vita dolce, la Ruta 68 per Salta, solo 190 km ma per percorrere i primi trenta si impiegano due ore e seimila fotografie per la bellezza e la varietà degli spettacoli dietro ogni curva. E ancora Salta "la linda", a 1200 metri d'altezza, con i suoi palazzi, le chiese i conventi, ma soprattutto la vita semplice, l'aria serena di provincia piacevole, la gente per strada di giorno e di notte, le penas, dove si possono gustare lomo e asado cucinati su griglie enormi, mentre suonatori e cantanti spontanei, vecchi e giovani, venuti là per mangiare bere ed esibirsi, intonano canzoni della tradizione popolare argentina, accompagnati da tutti i commensali con il battito delle mani; e ancora la valle di Huachaco, a nord, sulla splendida ruta 9, e Tilcara con il sito archeologico e Purmamarca, il villaggio di fango rosso con il Cierro dei sette colori...
E Cachi, il Salar de l'Hombre Muerto, San Antonio de los Cobres, a quasi 4000 metri di altitudine, la parte finale della Ruta 40 Norte che porta al confine boliviano, tutta ripio maligno e natura mozzafiato...
La proxima ves.
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