mercoledì 25 gennaio 2017

Hola Ripio!


Il viaggio è come il TANGO, vorresti non finisse mai.
                                Giovanni Pedote, 2015

Non basta partire, andarsene dall'altra parte del mondo per sciogliere i nodi e i grovigli che ciascuno di noi si porta dentro: circonvoluzioni dell'anima legate al disagio di vivere, alla latente insoddisfazione relativa alla nostra sfera personale che ci fa recitare lunghi   monologhi interiori sui "gabbiani ipotetici, senza più neanche l'intenzione del volo".

Tu viaggi troppo, ma attenzione, non c'è niente di meno nutriente dei viaggi. Ti basta un paese nuovo, e il cuore ti si emoziona, la testa ti gira, un infinito si apre nuovo per te, un ridicolo, piccolo infinito. E tu ci caschi dentro. Il viaggio è la ricerca di questo nulla, di questa piccola vertigine per ingenui.

                                           Giorgio Gaber, L'ingenuo, 1978.

Il viaggio in sé non è sempre sufficiente a far sì che la mente cambi passo e dipani i suoi nodi.
Il viaggio è uno stato  mentale dove ciascuno deve trovare la sua nuova specifica dimensione, 
L'essenza del viaggio non è colta da  tutti nello stesso modo,  i suoi significati, le emozioni che suscita  sono diversi in rapporto al diverso sentire. 

Siamo in viaggio da qualche giorno, ma i miei pensieri continuano ad aggrovigliarsi in gomitoli infiniti, in gallerie umide e buie dalle quali non riesco ad uscire. 
A un tratto mi ritrovo da solo su un lungo ripio nella luce del tramonto, i raggi del sole basso riescono  a malapena a perforare i nugoli di polvere sollevati dagli automezzi che vengono in senso contrario. 
Piano piano dalla mano destra che regola dolcemente l'acceleratore, dai piedi stretti negli scarponcini che spingono sulle pedane, dai muscoli del dorso che si contraggono raddrizzando la schiena comincia a diffondersi  una  sensazione di rilassato benessere, un'aura  dolce e leggera che mi avvolge come una carezza. Sono solo nel nulla, unica fedele compagna l'ombra che corre veloce al mio fianco, il rombo del motore attutito dal casco, le ruote che sembrano sfiorare il terreno, la mente finalmente aperta a un ininterrotto fluire di pensieri che lascia il posto alle sensazioni forti dettate dalla strada, dalla simbiosi con la moto, dalla luce che mi avvolge, dallo spazio immenso che finalmente mi accoglie.

Hola ripio, sono tornato!

Dino













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