Gli argentini hanno un concetto abbastanza vago di cosa sia il benessere dei cani. Ieri eravamo alloggiati in una bellissima estancia: La Langostura. Isolata, rigogliosa, ottimo cibo, stanza pulita. Nello stagno antistante, a parte i bellissimi fenicotteri rosa, c'erano una ventina di cani legati con corde o catene che si erano sempre più strette intorno ai loro colli per cui ne ho liberati due che si stavano quasi strozzando. Uno si vede in foto, riconoscente, giovane, affamatissimo, assetatissimo. Appena liberato è andato a dissetarsi nello stagno vicino eppoi gli ho allungato i due toast che ci erano avanzati e praticamente li ha ingoiati interi.
Poi sono passato ad un altro cane, forse messo peggio del precedente perché aveva una catena oramai cortissima, ridotta ad un moncone perché totalmente attorcigliata e che rischiava di strozzarlo. Al che ho chiamato la proprietaria che ha mandato qualcuno a liberarlo. Anche questo secondo cane era affamatissimo ed assettatissimo e, una volta libero, è stato una decina di minuti a dissetarsi nel già citato stagno.
Vicende cani a parte, oggi abbiamo percorso "solo" 250 km fino al lago Posada con arrivo in una location molto riposante. Siamo ripassati da Bajo Caracoles, il nulla assoluto, dove, un anno fa, abbiamo vissuto un'avventura notturna. Per evitare malintesi è meglio che vi leggiate il resoconto dell'episodio disponibile sul blog dello scorso anno: http://amiciinmoto.blogspot.com.ar/2016_01_01_archive.html?m=0
Franco
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