Ripio veramente tosto

Pensavamo di essercela cavata con i 1000 km di ripio (sui 5.000 percorsi fino a ieri) invece abbiamo avuto il battesimo di fuoco con il ripio bagnato che è tutto un altro andare rispetto al ripio asciutto, ovviamente molto molto molto più difficile.

Le foto allegate danno una pallida idea di cosa voglia dire andare in moto su una superficie totalmente instabile perché fangosa causa pioggia.

Testimonianza è la betoniera che, nonostante le 10 ruote, si è rovesciata con tutto il suo carico di cemento.

In una foto si vede che con una fiamma ossidrica stanno aprendo una finestra nella caldera della betoniera per far fuoriuscire il cemento e quindi risollevare poi il camion così "alleggerito".

In quello stesso passaggio noi ed un gruppo di altri 6 motociclisti brasiliani avanzavamo a passo d'uomo (ma tre per ogni moto): il guidatore sulla moto e 2 compagni a lato che lo sostenevano. 

Insomma per fare 20 dei 120 chilometri ci abbiamo messo una bella ora e mezza.

Fortunatamente nessun danno a parte qualche caduta da fermo che ha inzaccherato anche l'abbigliamento visto che le moto erano oramai impresentabili.

Una tappa veramente difficile che ci ha fatto apprezzare la maggioranza dei giorni che abbiamo visto col bel tempo.

Comunque, per fugare eventuali dubbi, vi assicuro che questo NON è un viaggio facile anzi, è molto scomodo. Nulla comunque al confronto dei ciclisti che abbiamo incrociato sulla strada. Loro sono i  veri eroi. Valga un caso per tutti, abbiamo trovato una famiglia di Treviso che si sposta in bici con due bambine piccole. Li vedete in foto con tutto il necessario per stare 19 mesi in America del sud: dalla Terra del Fuoco alla Colombia. 

Incredibile!