E' circa l'una del pomeriggio siamo fermi in un barrio di Ushuaia. Mauricio si avvicina e comincia a chiacchierare: è un biker anche lui, affascinato dalle Dominators coperte di fango, vuole sapere del viaggio, del progetto, del destino delle moto e lì, in mezzo alla strada nasce una bella amicizia. Gli raccontiamo che siamo alla ricerca di una persona alla quale affidare le moto sia fisicamente che legalmente e lui si offre di ospitarle nel suo giardino sotto la sua responsabilità. Rimaniamo perplessi di fronte a tanta disponibilità da parte di uno sconosciuto, ci lascia i suoi recapiti e va via con il suo furgoncino. Nel pomeriggio in albergo ci consultiamo, abbiamo già ricevuto due onerose offerte per il rimessaggio e decidiamo di chiamarlo. Ci invita a casa sua, ci presenta sua moglie Sandra, bellissima e sempre sorridente: hanno 4 figli, due studiano a Buenos Aires. Ci mostra con orgoglio la sua KTM e il suo minuscolo giardino che le nostre moto occuperebbero completamente. Lo facciamo notare a Sandra che ci risponde con uno dei suoi radiosi sorrisi:
- Perché no? Non ha importanza, va bene così se vi risolve un problema. Un caffè?
Entriamo in casa dalla cucina e troviamo seduto là un uomo anziano che parla solo tedesco e un po' di inglese. È un ciclista con migliaia di km nelle gambe che ha girato mezzo mondo in bicicletta nonostante un ictus che non l'ha fermato e ora è in giro per il Sudamerica da diversi mesi. Mauricio l'ha trovato che cercava di campeggiare nei dintorni, ha cercato di spiegargli che non era il caso e alla fine se lo è portato a casa, la moglie non ha fatto alcuna obiezione, gli hanno dato un letto e qualcosa da mangiare e ora è ospite a casa loro. Niente di più normale, per entrambi. Siamo esterrefatti.
-Ma si - ci dice Mauricio - potrebbe essere mio padre, come facevo a lasciarlo là in mezzo alla strada, povero vecchio?
In breve siamo tutti in cucina a chiacchierare tra Italiano, Spagnolo, Tedesco e Inglese smozzicato: Claudio macina il caffè con un macinino a mano di quelli che si usavano da noi negli anni '50, Sandra offre da bere, il tedesco, che non appare completamente presente a se stesso, ci racconta i suoi viaggi in bici, Mauricio è già al telefono a cercare teloni con i quali coprire le moto... un'atmosfera surreale, ma per loro è tutto normale. Naturalmente non vuole denaro, al massimo un buon casco in regalo.
Ci accompagna a prendere i teloni dai suoi amici meccanici che si rendono disponibili a revisionare le moto quando sarà necessario. All'indomani Mauricio ci accompagna in dogana per aiutarci a ottenere la proroga del permesso di soggiorno delle moto in Argentina. Ci scontriamo su un muro di gomma, la dottora Gonzales, una chica muy dura, non sente ragioni, la richiesta va fatta di persona e non prima di un mese dalla scadenza, saremo costretti a ritornare qui prima del trenta settembre in un periodo molto sfavorevole dal punto di vista climatico. Mauricio si attacca al telefono e chiama tutti i suoi amici bikers.
Giriamo tutta la mattina tra amici, rivenditori di moto, un notaio che stila tre dichiarazioni di affidamento, il telefonino è bollente, oltre tutto oggi è venerdì, lunedì abbiamo il volo per Buenos Aires e fino a mercoledì l'Argentina è in ferie per una festa nazionale, ergo tutto va risolto entro oggi. Alle quattro Mauricio (sempre lui) ci accompagna da uno spedizioniere che si fa carico del problema: le moto rimarranno nel giardino di Mauricio, lui cercherà di avere le proroghe un mese prima della scadenza. Uffa! Ce l'abbiamo fatta. Il nostro nuovo amico è stato impagabile. La sera invitiamo lui e Sandra nel miglior ristorante di Ushuaia e l'indomani mattina tutti a correre sul Ripio del Parco, un posto bellissimo dove Mauricio si dimostra un grande ripiador: la sua moto vola su uno sterrato leggero e gradevole con curve e saliscendi tra gli alberi e ogni tanto si ferma ad aspettarci. Franco come sempre si attarda a fare foto ma poi ci raggiunge suscitando l'ammirazione di Mauricio che gli attribuisce grande velocità e sensibilità sul Ripio. Giornata magnifica che si ripete l'indomani in un altro parco dove anche Alejandro si aggiunge al gruppo con la sua Transalp con le bandiere Argentina e Patagonica. È tempo di partire, le moto sono state rimesse, si torna a casa: Sandra ci regala tre dei suoi bellissimi acquarelli. Ci salutiamo con un abbraccio.
- Perché no? Non ha importanza, va bene così se vi risolve un problema. Un caffè?
Entriamo in casa dalla cucina e troviamo seduto là un uomo anziano che parla solo tedesco e un po' di inglese. È un ciclista con migliaia di km nelle gambe che ha girato mezzo mondo in bicicletta nonostante un ictus che non l'ha fermato e ora è in giro per il Sudamerica da diversi mesi. Mauricio l'ha trovato che cercava di campeggiare nei dintorni, ha cercato di spiegargli che non era il caso e alla fine se lo è portato a casa, la moglie non ha fatto alcuna obiezione, gli hanno dato un letto e qualcosa da mangiare e ora è ospite a casa loro. Niente di più normale, per entrambi. Siamo esterrefatti.
-Ma si - ci dice Mauricio - potrebbe essere mio padre, come facevo a lasciarlo là in mezzo alla strada, povero vecchio?
In breve siamo tutti in cucina a chiacchierare tra Italiano, Spagnolo, Tedesco e Inglese smozzicato: Claudio macina il caffè con un macinino a mano di quelli che si usavano da noi negli anni '50, Sandra offre da bere, il tedesco, che non appare completamente presente a se stesso, ci racconta i suoi viaggi in bici, Mauricio è già al telefono a cercare teloni con i quali coprire le moto... un'atmosfera surreale, ma per loro è tutto normale. Naturalmente non vuole denaro, al massimo un buon casco in regalo.
Ci accompagna a prendere i teloni dai suoi amici meccanici che si rendono disponibili a revisionare le moto quando sarà necessario. All'indomani Mauricio ci accompagna in dogana per aiutarci a ottenere la proroga del permesso di soggiorno delle moto in Argentina. Ci scontriamo su un muro di gomma, la dottora Gonzales, una chica muy dura, non sente ragioni, la richiesta va fatta di persona e non prima di un mese dalla scadenza, saremo costretti a ritornare qui prima del trenta settembre in un periodo molto sfavorevole dal punto di vista climatico. Mauricio si attacca al telefono e chiama tutti i suoi amici bikers.
Giriamo tutta la mattina tra amici, rivenditori di moto, un notaio che stila tre dichiarazioni di affidamento, il telefonino è bollente, oltre tutto oggi è venerdì, lunedì abbiamo il volo per Buenos Aires e fino a mercoledì l'Argentina è in ferie per una festa nazionale, ergo tutto va risolto entro oggi. Alle quattro Mauricio (sempre lui) ci accompagna da uno spedizioniere che si fa carico del problema: le moto rimarranno nel giardino di Mauricio, lui cercherà di avere le proroghe un mese prima della scadenza. Uffa! Ce l'abbiamo fatta. Il nostro nuovo amico è stato impagabile. La sera invitiamo lui e Sandra nel miglior ristorante di Ushuaia e l'indomani mattina tutti a correre sul Ripio del Parco, un posto bellissimo dove Mauricio si dimostra un grande ripiador: la sua moto vola su uno sterrato leggero e gradevole con curve e saliscendi tra gli alberi e ogni tanto si ferma ad aspettarci. Franco come sempre si attarda a fare foto ma poi ci raggiunge suscitando l'ammirazione di Mauricio che gli attribuisce grande velocità e sensibilità sul Ripio. Giornata magnifica che si ripete l'indomani in un altro parco dove anche Alejandro si aggiunge al gruppo con la sua Transalp con le bandiere Argentina e Patagonica. È tempo di partire, le moto sono state rimesse, si torna a casa: Sandra ci regala tre dei suoi bellissimi acquarelli. Ci salutiamo con un abbraccio.
Dino
(Questo video è stato scelto da Franco come colonna sonora di questo post - potete ascoltarlo spingendo Play, mentre leggete il testo o guardate le foto)
(Questo video è stato scelto da Franco come colonna sonora di questo post - potete ascoltarlo spingendo Play, mentre leggete il testo o guardate le foto)
Grandissimo Luis Amstrong!
RispondiEliminaè il momento di tirare le somme.
RispondiEliminaprovate a rispondere , secco, a queste domande e nel caso aggiungetene altre:
il giorno più lungo
il giorno più breve
l'alba più bella
il tramonto più bello
il momento di sconforto
il momento del sorriso
la moto migliore
il bagaglio più completo
il bagaglio più leggero
il posto che non merita di essere rivisto
il posto dove tornare al più presto
la prima persona che vi viene in mente
la cena migliore
il pranzo migliore
il caffè che non si dimentica
il trasferimento più impegnativo
il trasferimento più facile
il panorama più bello
Es muy lindo ser parte de su viaje, los esperamos con alegria. Estas escenas que parecen extraídas de una película de Felini no nos suceden siempre, hemos disfrutado mucho de esta visita. Los esperamos!!!
RispondiEliminaQue buena historia y que bien relatada por los amigos italianos... desde Bahia Blanca un saludo de Gonzalo Hermano de Mauricio y aficionado a las motos tambien.
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