lunedì 1 febbraio 2016

Alle Torri del Paine

Incredibbbile: oggi ho avuto accesso al blog prima del ns. amatissimo romanziere. Forse l'esaurimento della batteria del suo cellulare, forse le richieste pressanti dei lettori, forse la faticosa gita, fatto sta che il novello, strepitoso, stupefacente Gabriel (Garcia Marquenz) è di la che ronfa (sono le 19:19) ed io ne approfitto.
Siamo alle Torri del Paine.
Una misera stanza x 3 dove neppure Tex Willer ed i suoi compari sarebbero stati, ci costa la bellezza di 250 $!!!
Anche qui siamo nel nulla assoluto, solo vento e panorami mozzafiato.
All'Hostal della Laguna Amarga non prendono prenotazioni e neppure comunicano quanto costa.  Solo quando arrivi sul posto puoi usufruire delle (diciamo) facilities e conoscere il prezzo (spannometrico). Hanno però il wifi (detto anche "uifi", alla spagnola, e non "uai fai", all'inglese) che funziona solo 2 ore al giorno. Sai perché? Non te lo dico. Ci devi arrivare da te. Aggiungo solo (e ti facilito molto) che funziona dalle 22:30 alle 24. Dai adesso è facile! Vabbe' se non ci sei arrivat@ sei proprio "de coccio"!
In quell'ora e mezza il ns. romanziere si lancia nella lacerante scelta tra blog e cena (e sappiamo quanto la cena sia importante per lui!).
Oggi gita che sulla carta recita 4,5 ore l'andata, altrettante al ritorno e vede la partecipazione di noi 3 (io per la verità un po' indolente). Si parte e sono ben felice di assecondare il pacifico Dino e non il leprotto Claudio.
Fatto sta' che dopo circa 1 ora di sudore liberiamo Claudio dal voto di carità che deve aver fatto prima di partire (dall'Italia) e lo lasciamo al suo destino (quello dello scavalcatore delle Ande). Lo vediamo libero e felice sgroppare verso mirador e vette superando agevolmente turistas ben più giovani di lui. Io e Dino ci dedichiamo a ruminare placidamente lungo la salita con un passo da giocatore di dama.
Anche noi arriviamo al primo rifugio e dopo aver messo i piedi a mollo e un po' di cibo nello stomaco (per carità... delle semplici barrette energetiche) ce ne ritorniamo a valle molto tranquillamente.
Però la discesa è lunga, moooolto lunga anche se gli incontri che facciamo sono decisamente interessanti. Quindi ci ripromettiamo più volte di gratificarci con una bella birra fresca e un'ora di uifi all'hotel 5 stelle in fondo alla valle (tutto ovviamente stra pagato) dove il ns. romanziere si è anche appisolato sul divano... (vedi foto): che figura!
















3 commenti:

  1. ...ma non vi bastava la fatica come rider? Anche quella del trekking ci voleva?
    Esagerati! :-))

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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